Conosciamoci un pò

Perchè ho creato questo spazio?

Vi è mai capitato di perdervi nei vicoli di una città che non conoscete? E di ascoltare il suono delle onde su una spiaggia d’inverno? Incanto e smarrimento. Io provavo queste sensazioni solo in viaggio, da sola, in giro per il mondo.
Finché un giorno ho deciso di fermarmi, prendere il coraggio a quattro mani e vivere mettendomi in ascolto. In ascolto di ciò che mi circonda, di chi incontro sul cammino e di me stessa.

Troppo spesso dimentichiamo che il vero obiettivo da perseguire nella vita è uno solo: la felicità.
Ci nascondiamo dietro il fatto che la quotidianità è fatta di progetti, obiettivi, responsabilità. Ma a cosa servono tutte queste cose se non a rendere felici noi e i nostri affetti?
Certo, non esiste una sola forma di felicità, ognuno ha la propria: serenità, una famiglia numerosa, viaggiare per il mondo, avere successo.
Chi sono io per dire qual’è la vostra?
Ognuno di noi però, può farlo per sé stesso. Ha il dovere di farlo.
Ma come?
E’ indispensabile fermarsi, togliersi le maschere che ci hanno o ci siamo imposti, e mettersi in ascolto.
Solo così daremo l’opportunità a quell’unica irripetibile non omologabile forma di felicità di venire a bussare alla nostra porta.
In queste pagine vorrei parlarvi proprio di questo, e se anche solo una persona le troverà utili, beh il mio obiettivo è bello che raggiunto.
Ne sarò felice!

C’è sempre una faccia della medaglia…
Nasco in Irpinia in un freddo febbraio del 1976. Dopo 1 terremoto a 4 anni di cui ricordo ogni istante e 1 adolescenza da gay di provincia, a 18 anni scappo in toscana per seguire la passione civil-social-politichese e mi laureo in Scienze Politiche nel 1999 (mentre internet ci accompagnava alla sua prima bolla e l’Italia si tuffava noncurante in un ventennio di berlusconismo).
Un MBA iniziato quasi per caso mi porta a occuparmi per 20 anni di marketing nell’azienda più densamente abitata del Paese, Poste Italiane. Partecipo al lancio del 1° conto, 1° programma di loyalty, 1° internet banking, 1° carta prepagata, fino a costruire, lego dopo lego, il 1° data driven engagement and communication team (quella roba dei big data fusi a Black Mirror).
Impariamo a disegnare dentro gli argini
per scoprire un giorno come superarli.
A modo nostro.
…e un’altra apparentemente scollegata
Intanto, condisco il tutto con una laurea al DAMS a 32 anni e una serie di viaggi in solitaria, zaino in spalla e reflex, che aggiungono altri numeretti alla lista: 67 paesi visitati e uno zaino di 15kg che diventa di 7 kg per più di 1 mese di viaggio.
Ma, se lo zaino può esser così leggero in giro per il mondo, perché non alleggerirlo anche nella quotidianità?
Dopo 3 anni di analisi, 1 cammino di Santiago e 1 lockdown – che mi fa riprendere la matita in mano dopo 15 anni e completare i miei primi 2 racconti – mi lancio nel pacchetto completo di downshifting: dimissioni, affitto del sudato appartamentino romano, restituzione di auto, telefono, pc…e riempio lo zaino di tempo per capire quale sia il prossimo passo.
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